9 aprile 2010

Strawberry Hill

On lofty hills like Windsor
Such heroes ought to dwell
Yet the little folk on Strawberry Hill

Like Strawberry-Hill as well.

Horace Walpole su Strawberry Hill

Carissimi, ecco che ci ritroviamo per un nuovo post.
Lo so, lo so, ho migliaia di arretrato e, credetemi, non solo per gli argomenti di cui dovrei scrivere (ho una pila di libri che aspetta di essere finita, la mia scrivania sembra il campo di Ha.ngs 1066 prima, dopo e durante la battaglia, dovrei andare in piscina due volte a settimana, fare i compiti di coreano...).

Avevo deciso che il prossimo post sarebbe stato su Hyde Park, ma visto che mi è stato espressamente chiesto qualcosa su Strawberry Hill e che un approfondimento sull'argomento avrebbe fatto bene anche a me, ho accantonato l'idea originaria e mi sono dedicata a questa, spero che non dispiaccia a nessuno ^_^

Qualcuno di voi è probabile che non abbia mai sentito parlare di questo luogo, in effetti non è molto conosciuto, ma è passato alla storia per essere, nella metà del Settecento, il primo edificio che riprese lo stile gotico, dando vita allo stile architettonico che verrà poi chiamato neogotico, di cui abbiamo già accennato qualcosa nel post riguardante lo Stile Georgiano.


Un po' di storia
La casa, simbolo stesso di Strawberry Hill, venne costruita nel 1698 dal Conte di Bradford; la forma originaria era molto più modesta di quella che possiamo vedere oggi, questo perchè nel corso degli anni fu più volte rimaneggiata.

Le opere di ammodernamento più significative arrivarono circa un secolo dopo, quando la proprietà venne acquistata nel 1742 da Horace Walpole, uomo di lettere figlio del Primo Ministro.
Walpole, come scrisse egli stesso in una confidenza, aveva trascorso un periodo di amore per la capitale, ma sopraffatto dalla vita frenetica, decise di stabilirsi un po' al di fuori dalla cerchia cittadina, acquistando il terreno di Stawberry Hill con la relativa casa che chiamò, vezzosamente "il mio piccolo castello gotico".

Con altri due amici fondò il Comitato del Gusto per il restauro e il restyling della proprietà, della cerchia facevano parte l'architetto (dilettante) John Chute e il disegnatore Richard Bentley.
Bentley lascerà ilgruppo dopo un litigio nel 1761.
A supervisionare i lavori verrà chiamato William Robinson dal Royal Office of Works, quest'ultimo era l'ente nazionale, attivo fin dal quattordicesimo secolo, che supervisionava la costruzione di immobili e i lavori, un po' un incrocio tra il catasto cittadino e il piano regolatore della città.

La prima sessione di lavori alla villa incominciò nel 1749, subito dopo l'acquisto da parte di Horace Walpole, e terminò nel 1753.
Una successiva fase di modifica venne inaugurata nel 1760 e completata nel 1776.

Dopo la scomparsa di Walpole la villa rimase ai suoi discendenti, che tuttavia non la abitarono spesso e presto venne dimenticata tra le varie proprietà e lasciata al corso degli eventi.

Dal 1923 fino allo spostamento della sede principale, la villa di Strawberry Hill ha ospitato il St. Mary's College


Stile e stili
Per la nuova presentazione della casa, i tre uomini guardarono a moltissimi esempi di architettura inglese: Westminster Abbey, Canterbury e la tomba di Edoardo il Confessore (vi ricordate di lui? Fu l'ultimo re sassone "ufficiale" prima dello scontro tra Aroldo, designato dalle lobby, e Guglielmo il Conquistatore, designato, a suo dire, per "volere di Dio").
I risultato fu un miscuglio eterogeneo e abbastanza ben amalgamato, sebbene come la maggior parte delle costruzioniche scimmiottavano il passato, risultasse un po' pacchiana, soprattutto negli interni.
In particolare questo effetto un po' kitch derivava dal fatto che Walpole avesse deciso di inglobare nello stile della mobilia moltissimi dettagli ripresi da svariate costruzioni religiose, soprattutto abbazie, capirete anche voi che lo stile scelto per la facciata di un palazzo o di una chiesa difficilmente si adatta a diventare il contorno di una libreria... lo stile esteriore è sempre più robusto e massiccio rispetto a quello degli interni che possono permettersi stucchi e dipinti. Ecco quindi che un sovvertimento di questi ruoli creò il fin troppo famoso effetto "troppo", ovvero una stanza che appariva troppo piccola per i mobili che conteneva.
Questa caratteristica è molto comune nello stile della mobilia neogotica ed è possibile accorgersene vedendo molti esempio, tra cui Neuschwanstein, il Castello delle fiabe di Ludwig, in Baviera.

L'arredamento neogotico può piacere oppure no, certo è che per Strawberry Hill forse esso risultava un pochino eccessivo.

Lo stile di Strawberry Hill, comunque, sebbene definito neogotico a tutti gli effetti quale "iniziatore della corrente neogotica" possiede ancora forti ingerenze della cultura francese rococò del tempo, ecco perchè gli storici e gli architetti più accurati preferiscono definirlo come rococò-gotico (Rococo-Gothic) piuttosto che semplicemente neogotico.

L'introduzione del neogotico negli stili non fu proprio solo dell'arredamento o dell'architettura, ma esso venne largamente adoperato anche nella risistemazione del giardino.


Le stanze
Passiamo ora ad illustrare alcune delle stanze più significative della magione

La stanza Rotonda o «Round Room»
Fa parte delle stanze "rosse" per via dello spiccato colore della tappezzeria che le accomuna. Essa fu pensata sia come stanza di rappresentanza che come studio da disegno.
Lo stile riprende quello della Galleria Grande, di cui parleremo più avanti.
Il progetto e l'arredamento furono di Robert Adam, la cui mano è facilmente identificabile: nel progetto originario essa doveva essere una camera da letto, idea poi rivista nel tempo. Caratteristica difficilmente ignorabile è l'assoluta simmetria che pervade tutto l'ambiente e porta il visitatore a sollevare istintivamente lo sguardo al soffitto, diviso meticolosamente e concepito come una copia del rosone della cattedrale di St. Paul

La camera da letto settentrionale o «Great North Bedchamber»
Si tratta della camera da letto principale o "di rappresentanza".
La stanza è decorata e arredata in stil francese, quindi con svolazzi e temi floreali.
La camera è inoltre impreziosita dalla tappezzeria stile Aubusson ornata di festoni floreali di colore vivido che risaltano su fondo pallido [come riuscissero a dormire in un posto del genere è un mistero, sarà che a me fa venire la pelle d'ora... -.-].

La Galleria Grande o «Long Gallery»
La grande galleria principale, definita "ricca come il Paradiso" è il fulcro dell'intera casa.
Ovunque il visitatore guardi, i suoi occhi vengono portati al soffitto, decorato con 57 ricchissimi disegni a volute e ventagli gotici nei colori bianco e oro. Addirittura eccessivi, per non dire senz'altro pesanti alla vista.
Le pareti sono tappezzate di damasco rosso, mentre un'intero muro di specchi si contrappone all fila di finestre sul lato opposto, per dare alla stanza un'impressione di luce e profondità. Ogni specchio era incorniciato da un inricato lavoro altraforo ripreso anche nella realizzazione del giardino sottostante, e sormontato da una baldacchino a cupola dorata [direi anche leggermente pacchiano...].

La cattedra o «Tribune»
Chiamata tribune in onore della Tribuna dei Medici, che all'epoca andava molto di moda, si trattava dell'antico centro del castello medievale dove probabilmente erano custoditi gli ori e i tesori.
Questa ha assunto diversi nomi "tribuna", "gabinetto" (in senso politico) o "cappella".

La biblioteca o «The Library»
È in questa stanza che tutto lo stile gotico che Walpole aveva sognato si riversa, rasentando addirittura il cattivo gusto.
Tutte le pareti della stanza sono coperte da scaffalature lignee in stile neogotico dove venivano ammucchiati i libri collezionati da Walpole.
Il soffitto richiama immagini della cattedrale di St. Paul, già citata nell'arredamento della stanza Rotonda.


Il Salone Grande o «Great Parlour» detto anche Refettorio
Assieme alla biblioteca, il refettorio fa parte delle due nuove ali introdotte con le modifiche architettoniche del 1754 da Walpole.
Come vuole la tradizione settecentesca, i tavoli per il desinare non si trovavano direttamente nella stanza, ma erano montati e smontati dalla servitù all'occorrenza, ecco quindi perchè essi non figurino nelle illustrazioni.
Il grande camino gotico è opera di Richard Bentley, situato esattamente a metà del muro più lungo, mentre i divani addossati alle pareti probabilmente dovevano provenire dalla casa di Horace Walpole in Arlington Street.

L'ingresso e la scalinata
Gli ingressi erano moltissimi, ma si trattava perlopiù di porte di servizio da cui entrava e usciva la servitù della casa. Gli ospiti si facevano ricevere passando dal portone principale e poi fatti salire attraverso una scalinata che faceva assomiglia il percorso all'ascesa in una torre gotica.
La notte l'atrio era illuminato esclusivamente da una lanterna in stile giapponese che pendeva al centro della tromba delle scale.

Il chiostro o «Great Cloister» poi stanza da tè
Ai piedi della torre il visitatore si ritrova nel Chiostro grande, un'introduzione fatta in modo da dare l'impressione di trovarsi in un'antica abbazia gotica. Fatto costruire nel 1760-1761, i suoi portici verranno poi chiusi e nei muri aperte grandi finestre: il camminamento verrà trasformato nella stanza da tè della villa.


Le idee di Walpole e il progetto originario
Oltre a riammodernare l'intera struttura architettonica della casa, Horace Walpole importò diverse idee importanti: prima fra tutte l'instaurazione di una propria editoriale all'interno della villa, dove stampava diversi testi a carattere storico o artistico, molti dei quali erano stati scritti proprio da lui.
Non solo, nella villa si ambientò anche una delle prime novelle "gotiche" che giocheranno un ruolo fondamentale nell'editoria di passaggio tra Settecento e Ottocento, letture ambitissime dalle ragazze che potevano scovare i crudeli quanto affascinanti percorsi dell'animo umano alla ricerca della propria grandezza.

Non solo Walpole fu letterato e scrittore, ma anche collezionista: la sua mania di raccogliere testi, oggetti, reperti provenienti da qualsiasi parte fu definita quasi ossessiva.
La villa di Strawberry Hill fu il luogo dove egli raccolse con meticolosa precisione tutte le sue collezioni; sfortunatamente, durante il periodo di abbandono e le aste della mobilia della casa, molte sue opere raccolte, così come altri oggetti andarono dispersi in collezioni private.


Strawberry Hill oggi
La villa di Strawberry Hill è ancora al suo posto, miracolosamente risparmiata dai bombardamenti tedeschi che durante la Seconda Guerra mondiale rischiarono di distruggerla.
Purtroppo per molti anni la casa è rimasta inabitata, abbandonata all'aggressione da parte degli agenti atmosferici e naturali, causando danni molto gravi alla struttura, specialmente alle parti in legno.

Un gruppo di appassionati, denominato Strawberry Hill Friends si è però preoccupato di recuperare l'edificio e la zona del parco circostante.
Il processo è stato molto lungo, durato negli anni e portato avanti grazie al contributo e alle donazioni di appassionati e associazioni benefiche o culturali; ancora oggi i lavori di restauro dello stabile e della tenuta vanno avanti.

Grazie all'opera di recupero, la casa è stata alla Restoration, una rosa di location compilata dalla BBC come possibili candidate per la rappresentazioni di interni o esterni delle loro fiction in costume, i cosiddetti Period Dramas oppure Bonnets Dramas per via del cappellino ottocentesco chiamato appunto "bonnet" che indossano la maggior parte delle eroine Regency.

Attualmente Strawberry Hill è un’area del London Borough of Richmond upon Thames nei pressi di Twickenham. Per chi volesse visitare la villa, essa non è molto distante dall'omonima stazione ferroviaria di Strawberry Hill, in perfetto stile vittoriano, costruita verso la fine del diciannovesimo secolo.

Patron della villa
A sovrintendere i lavori di restauro e pubblicizzare Strawberry Hill ci sono diversi patron del progetto e del parco, eccone una lista, alcuni sono dei diretti discendenti di Horace Walpole.
  • Il Marchese di Cholmondeley (7° Marchese di Cholmondeley)
  • La Contessa di Derby
  • Lady Rose Cholmondeley (moglie del marchese)
  • Lord Walpole
  • Lord Waldegrave of North Hill
  • Lady King
  • Mrs Mavis Batey
  • Mrs Lynn Fitzwater
  • Mrs James Teacher
  • Professor John Wilton-Ely
Per chi fosse interessato alla villa, ecco il sito ufficiale da cui è possibile ricavare moltissime informazioni utili sullo stato dei lavori e sulle visite:
Friends of Strawberry Hill

A questo indirizzo, invece, è possibile reperire un sunto della storia di Strawberry Hill tramite le lettere che Horace Walpole indirizzò a diversi suoi amici
Strawberry Hill Letters

Posto anche un interessante libro riguardante la villa scritto davvero divinamente:
Strawberry Hill: Horace Walpole's Gothic Castle

Io vi saluto, a presto e bacioni a tutti!



Mauser

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