11 agosto 2011

La pavana

Parliamo oggi della pavana.
Qualcuno l'ha mai sentita nominare? Si tratta di un povero ballo rinascimentale dimenticato dai più che ormai viene raramente riprodotto anche per la sua carenza coreografica: la selezione darwiniana dell'appariscente ha decretato che altre forme musicali avessero la meglio. Diamo un estremo saluto alla povera pavana.

Scherzi a parte. Fu una danza di corte molto in voga in epoca cinquecentesca e seicentesca, ma che ebbe diversi sostenitori anche nelle corti europee del Settecento, sebbene fosse ormai quasi in disuso a causa del movimento lento e della musica non precisamente brillantissima.
La pavana
by Edward Austin Abbey

 Trattandosi di un ballo tipicamente rinascimentale rientra a tutti gli effetti nella serie di danze che io chiamo a passeggiatina, proprio per questo può essere facilmente approcciabile da chiunque sia per la semplicità dei passi che per la lentezza di questi, alla fine i due ballerini, o la coda di questi, non fa altro che farsi un lento, noiosissimo giretto per la sala da ballo, che però all'epoca era considerato molto solenne.


Storia e nome
La pavana alla corte di Enrico III
1500 circa
La sua origine proviene da quella della bassadanza, una particolare esecuzione in voga nel Cinquecento alla corte borgognona, dalla quale, è proprio il caso di dirlo, differisce in pochi punti.
Il ballo è in metro binario e viene comunemente definito un ballo moderato, ma niente a che vedere con il senso moderno di questo termine, rispetto ai ritmi schiacciasassi del Novecento può essere paragonata ad una ninna nanna.
Pensate che già all'epoca era talmente lenta, solenne e noiosa che si diceva la ballassero anche i cardinali... dopotutto esistono a tutt'oggi alcune versioni denominate pavana da processione.

Il nome della danza è particolarissimo e gli studiosi si distinguono in due correnti di pensiero.
Una vuole che pavana derivi dalla parola spagnola pavo, cioè pavone, dal quale animale i ballerini cercavano di imitare la grazia e il movimento lento, maestoso, caratterizzato dal classico passo-e-ferma.

Una scuola più moderna vuole che pavana sia invece un toponimo, cioè derivante da un luogo, in questo caso la parola sarebbe una contrazione di alla maniera di Padova, rendendo quindi la danza una creazione italiana della famosa città.
Questa teoria è supportata anche da alcune documentazioni cinquecentesche, di Joan Ambrosio Dalza che ha composto diverse pavane per liuto intitolate "alla veneziana" e "alla ferrarese" che dà l'idea di come il ballo fosse diffuso nell'Italia settentrionale del Nord-Est, inoltre la dicitura di alcune riferisce alla danza come padoana e non pavana, il che è ancora più significativo della sua provenienza e di come il nome sia poi stato storpiato nel corso del tempo, come spesso accade.



Modi di ballare
La pavana prevede che i ballerini entrino in sala con portamento regale e solenne, si fa un passo in avanti, ci si ferma, si piegano lentamente le ginocchia quasi ad imitare una riverenza, si riportando i piedi uniti, dopodichè si procede con l'altro piede rispetto a quello con cui si era concluso il passo.
Questa sequenza passo-e-ferma non dovrebbe esserci del tutto aliena, probabilmente l'abbiamo vista migliaia di volte nei film americani dove c'è almeno un matrimonio, si tratta del cosiddetto hesitation step particolarmente apprezzato dalle spose degli States nel loro lento incedere verso l'altare. Ecco, il passo che avrete visto mille volte in Matrimonio a 4 mani (min 2.02), oppure Prima o poi mi sposo e ancora Un amore di testimone e ancora mille altri titoli viene proprio dalla pavana cinquecentesca di cui parliamo oggi.
The Institute for Historical Dance Practice
propone l'esecuzione di una pavana
Forse vi apparirò un tantino critica nei confronti di questo ballo, naturalmente cerco di mantenere l'obiettività spiegandovi per sommi capi di cosa parliamo, ma un minimo di opinione personale non posso esimermi dall'esprimerla e sono certa che dopo aver visto il vido di cui sotto concorderete con me nel non definirla vivace



Vi lascio anche il link di una pavana suonata al clavicordo, è una bellissima esecuzione con uno strumento insolito per noi che dovrebbe farci entrare un po' di più nell'atmosfera dell'epoca, ma è di una noia...
Pavana veneziana 1551

Considerate che in passato e nel Rinascimento soprattutto, la musica da ballo o era lenta, come la presente, o era veloce, come la gagliarda, vie di mezzo se ne trovavano poche anche perchè l'atmosfera in cui erano suonate aveva sempre un taglio particolare per cui o si adoperavano le une oppure le altre.


Aggiungo inoltre che esiste un manga di Koge Donbo, autrice nipponica che creò Karin piccola dea, intitolato Pavane for a dead girl, attualmente inedito in Italia; la storia segue il filone musicale che si è recentemente sviluppato sulla scia di produzioni come Nodame Cantabile e La corda d'oro che hanno come tema centrale la musica e la sua esecuzione con le relazioni che riesce a creare sia tra protagonisti e pentagramma, ma anche tra i vari caratteri messi in gioco.



Siti, fonti e approfondimenti
Wikipedia IT - Pavana
Il cerchio delle fate - Una danza rinascimentale: la Pavana
Informadanza - Pavana


Ci rivediamo presto,
baci a tutti




Mauser

7 commenti:

  1. Ahahahah! Il post come sempre è bellissimo ma davvero, guardando il video, mi è calata la palebra!
    PERO'.. posso dire che per una come me che non sà ballare nulla, un ballo del genere potrebbe anche riuscire.. ahahahah!

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  2. Credo che, inconsapevolmente, l'abbiamo ballata tutti =^_^=
    Probabilmente si trattava del Giocajouer del Settecento, un ballo che potevano fare tutti anche i meno dotati nel campo del ballo

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  3. La prossima volta che mi diranno che sono una pavana, saprò a cosa si riferiscono, finalmente! Ero convinta che fosse un'espressione dialettale delle mie parti per dire "lagna"...

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  4. Senza essere offensiva, ma forse considerando il tipo di ballo potrebbe anche essere un sinonimo...

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  5. Magari tu avessi citato La Pavane di Gabriel Faure
    e Pavane pour une Infante Defunte di Ravel non sarebbe stato male.

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  6. Concordo sul fatto che la pavana sia in genere lenta. Infatti tra le sue funzioni doveva accompagnare l'ingresso delle personalità ed essere quindi cadenzata e solenne. Trovo non adatta la scelta della pavana veneziana come esempio in quanto non ha nessuna di queste caratteristiche. Ci dice Arbeau nel suo Orchesorgaphìe (1589):che se suonata più vivacemente dà origine al masso e mezzo e che "recentemente è stata introdotta la Pavana di Spagna" in cui sono introdotti un gran numero di passi e abbellimenti. Jaque ed Esquivel nel XVII secolo la chiamano semplicemente Pavana e ne forniscono varie mutanze, cioè ripetizioni con passi articolati e affatto semplici. Sulla stessa musica i maestri di danza Caroso e Negri coreografano delle Pavaniglie con una varietà di passi tutta italiana.
    Una danzatrice di danza antica

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  7. Se capissi un briciolo di storia della musica e di musica stessa non avresti detto tante cazzate. Ti faccio presente che molte delle danze rinascimentali (tra le quali la pavana che trovi di una noia mortale) hanno perso il loro significato coreutico e sono state stilizzate e non soppiantante in favore di danze più 'veloci' durante il XVII sec. Molte di queste sono entrate a far parte della suite. In merito al link se conoscessi 'linfanzia di maria' di De Andrè avresti dovuto notare un lampante richiamo, magari prima di angosciarti e annoiarCi con questo tuo articolo avresti potuto ascoltare qualche pavana in più vedi ad es. Pavana por la D di G. Sanz.

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